Sono diverse le modifiche per i bonus edilizi 2024 per lavori da eseguirsi su condomini, fabbricati plurifamiliari o unifamiliari. Scopriamo tutto quello che c’è da sapere sui bonus per sfruttarli al meglio, passando sotto la lente di ingrandimento le agevolazioni confermate per il nuovo anno, quelle che vengono modificate e anche quelle che non saranno più utilizzabili.

Superbonus 2024
La detrazione fruibile passa dal 90% del 2023 al 70%, quindi per i condomini che non hanno completato i lavori entro il 31 dicembre 2023 la detrazione, pur mantenendo lo sconto in fattura sarà minore. I nuovi requisiti previsti dal DL 212/2023 per continuare ad usufruire della parte residuale dell’agevolazione fino al 31 ottobre 2024 per gli interventi sui condomini sono i seguenti:
– il reddito di riferimento deve essere inferiore o pari a 15.000 €;
– SAL 60% al 31 dicembre 2023;
– spese sostenute dal 1° gennaio 2024 al 31 ottobre 2024.

Bonus ristrutturazione
Il bonus ristrutturazione è stato prorogato fino 2024 dal governo Meloni con la legge di Bilancio. Si tratta di una detrazione Irpef del 50% per i lavori di ristrutturazione o sostituzione infissi. La detrazione si può effettuare in 10 anni e in quote di pari importo sul 50% delle spese sostenute per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Il tetto di spesa è di 96mila euro per unità immobiliare.

Ecobonus 2024
L’ecobonus per interventi di riqualificazione energetica degli edifici prevede, una detrazione Irpef da sfruttare in 10 anni in sede di dichiarazione dei redditi che può variare tra il 50% e il 75% in funzione della tipologia di lavori realizzati. Dal 17 febbraio 2023, data di entrata in vigore del “decreto Cessioni”, per gli interventi di efficienza energetica previsti dall’articolo 14 del DL 63/2013, non è più possibile optare per lo “sconto in fattura” o per la cessione del credito d’imposta corrispondente alla detrazione spettante

Sismabonus
Il sismabonus prevede che, per le spese sostenute dal primo gennaio 2017 al 31 dicembre 2024, venga riconosciuta una detrazione del 50% da calcolare su un ammontare massimo di 96mila euro per unità immobiliare (per ciascun anno), da ripartire in 5 quote annuali di pari importo. La detrazione al 70 o all’80% riguarda gli interventi che riducono il rischio sismico di 1 o 2 classi e quando i lavori sono stati realizzati sulle parti comuni di edifici condominiali sarà pari all’80 o all’85%.

Bonus barriere architettoniche 
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del DL 212/2023, arriva la principale stretta riguardante l’art. 119-ter del DL 34/2020.
Il bonus barriere architettoniche 2024 può essere applicato solo per la realizzazione di interventi che riguardano scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici e limitatamente a edifici già esistenti. L’agevolazione al 75%, di fatto, consiste nell’eliminazione di ostacoli verticali. Il nuovo decreto ha introdotto importanti restrizioni per quanto riguarda il bonus barriere architettoniche. In particolare le principali novità riguardano: focalizzazione sugli interventi essenziali, fine delle opzioni di sconto in fattura e cessione del credito, asseverazione e tracciabilità dei pagamenti, salvaguardia per lavori in corso e accordi stipulati. Inoltre alcuni interventi precedentemente ammissibili, ora sono stati esclusi dal bonus. In particolare, non sarà più possibile includere nell’agevolazione interventi relativi all’automazione di: porte, tapparelle, saracinesche, imposte, persiane automatiche.

Bonus mobili 
Nel 2024 si rinnova la formula del bonus mobili , cambiando parametri rispetto agli anni precedenti. Dal 1° gennaio 2024 saranno agevolabili le spese entro il limite massimo di 5.000 euro per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici per l’arredo di un immobile oggetto di interventi di ristrutturazione e recupero del patrimonio edilizio. Lo scorso anno, invece, l’importo massimo detraibile era di 8.000 euro.

Bonus verde
Il bonus verde, invece, è un’agevolazione pensata per la cura di giardini, terrazzi e aree scoperte, che siano di pertinenza di immobili a uso abitativo. Nel dettaglio, si traduce in uno sconto del 36% entro un limite di spesa di 5mila euro (suddivisa in dieci quote annuali di pari importo).