Ad un gruppo di studenti universitari hanno assegnato un terreno dopo il piano di pass del Municipio di Amsterdam per 15-20 progetti con lo scopo della costruzione di abitazioni residenziali in cooperativa.
De Torteltuin, nasce da una questione esistenziale. Un gruppo di giovani universitari di Amsterdam, si sono chiesti come potrebbero vivere nella propria città ad un prezzo abitativo non proibitivo.
Amsterdam, è una capitale Europea ricercata è ha una grave crisi abitativa. E’ uno dei luoghi più difficili in Europa per stabilirsi in quanto ha prezzi proibitivi.
Gli affitti del settore residenziale privato sono altissimi circa 800-900 euro per una stanza in un appartamento condiviso.
Si può aspettare fino a 20 anni per aggiudicarsi un appartamento in edilizia popolare.
Il municipio ha approvato un piano per 15-20 progetti abitativi cooperativi previsti in quattro anni, metà dei quali autocostruiti.
L’obiettivo alla fine è che almeno il 10% di tutti i nuovi stock di alloggi di Amsterdam sia di proprietà cooperativa.
Gli studenti universitari hanno lavorato a step: 1.finanziamento, 2.sostenibilità, 3.progetto.
Hanno dovuto imparare molto e velocemente. Si sono registrati come associazione, hanno presentato un piano di progetto con una pratica in Municipio.
Con stupore, sono stati accettati i progetti presentati e sono stati in grado di farsi strada attraverso un labirinto di regole, regolamenti e burocrazia soprattutto dopo aver incaricato un team di Architetti con esperienza in progetti di cooperazione.
Hanno raccolto i soldi per pagarli e hanno presentato un progetto per un blocco di quattro piani, rivestito in legno, costruito in modo sostenibile per un totale di 40 appartamenti, dai monolocali alle tre camere da letto.
Attraverso un mix di prestiti ottenuti in banca, crowdfunding, prestiti da amici e familiari e due emissioni obbligazionarie, il gruppo di 26 membri ha raccolto quasi 9 milioni di euro dei circa € 12 a 13 milioni di euro occorrenti per l’intera costruzione.
Con un po’ di fortuna, il lavoro inizierà a fine 2024.
La cooperativa avrà il possesso dell’edificio, con ogni residente che pagherà un affitto mensile. Circa un terzo degli appartamenti si qualificherà come edilizia sociale, mentre il più costoso – un appartamento per famiglie – dovrebbe costare 1.200 euro al mese.