Nuovi incentivi per il settore turistico: nel decreto PNRR 500 milioni di euro sono destinati al credito di imposta ed ai contributi a fondo perduto per la riqualificazione delle strutture ricettive.

E’ stato pubblicato l’elenco delle spese ammesse al credito d’imposta (nella misura dell’80%) ed ai contributi a fondo perduto a favore delle imprese turistiche, sito del Ministero del Turismo.

L’agevolazione, introdotta dal dl n. 152/2021 ed in attuazione del PNRR, è finalizzata al finanziamento per la riqualificazione delle strutture attraverso una molteplicità di interventi di tipologie diverse: incremento dell’efficienza energetica, lavori antisismici, eliminazione delle barriere architettoniche, ristrutturazioni edilizie, piscine termali, digitalizzazione. Sono solo alcune delle tipologie di interventi che danno diritto al nuovo bonus alberghi.
Requisiti, importi e lavori ammessi

I soggetti in possesso dei requisiti potranno beneficiare di:

-un credito d’imposta fino all’80%;
-un contributo a fondo perduto fino al 50%

Delle spese sostenute a partire dal 7 novembre 2021 e fino al 2024.

Sono ammessi al beneficio le seguenti attività:

-strutture alberghiere;
-agriturismi;
-strutture ricettive all’aria aperta;
-imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale;
-stabilimenti balneari;
-complessi termali;
-porti turistici;
-parchi tematici, parchi acquatici e faunistici.

Il bonus è riconosciuto anche alle imprese titolari del diritto di proprietà delle strutture immobiliari in cui è esercitata una delle attività imprenditoriali descritte.

Di seguito i requisiti di cui i soggetti devono essere in possesso:

-essere regolarmente iscritti al registro delle imprese al momento della presentazione della domanda;
-ciascuna impresa può prestare una sola domanda per una sola struttura oggetto di intervento;
-devono essere proprietarie dell’immobile;
-devono gestire con contratto regolarmente registrato un’attività turistica-ricettiva posseduta da terzi.

Interventi agevolabili

Gli interventi ammessi all’agevolazione sono di:

-efficienza energetica;
-riqualificazione sismica;
-eliminazione barriere architettoniche;
-piscine termali;
-interventi di ristrutturazione;
-digitalizzazione (tra cui anche l’acquisto di software e piattaforme informatiche);
-mobili e arredi;
-spese per prestazioni professionali relative a tutti gli interventi sopra descritti.

Nel documento pubblicato dal Ministero del Turismo il 4 febbraio 2022, scaricabile nel sito www.ministeroturismo.gov.it/art-1-d-l-152-2021-elenco-spese-ammissibili, l’elenco dettagliato delle spese considerate ammissibili.

Importi ed utilizzo

Gli incentivi sono concessi nel limite di spesa di:

-100 milioni di euro per l’anno 2022;
-180 milioni di euro per gli anni 2023 e 2024.

Per quanto riguarda gli importi erogabili, i contributi a fondo perduto possono arrivare a 40.000 euro, a cui si aggiungono, in presenza di particolari requisiti, le seguenti somme:

30.000 euro se le opere di digitalizzazione e innovazione delle strutture in chiave tecnologica ed energetica sono pari ad almeno il 15% del totale dell’intervento;
20.000 euro per imprenditoria femminile e giovanile (fino a 35 anni);
10.000 euro per le imprese o le società con sede operativa nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Il credito d’imposta, invece, può arrivare fino all’80% delle spese sostenute, ed è utilizzabile in compensazione, a decorrere dall’anno successivo a quello in cui gli interventi sono stati realizzati, tramite modello F24 esclusivamente in via telematica all’Agenzia delle Entrate. L’ammontare del credito d’imposta utilizzato in compensazione non deve eccedere l’importo concesso dal ministero del Turismo (sarà reso noto solo dopo la presentazione delle relative istanze).

Per approfondimenti: www.ministeroturismo.gov.it/art-1-d-l-152-2021-elenco-spese-ammissibili