Innovazione e marketing sono due pilastri fondamentali per fare impresa, ormai già da molto tempo. E’ importante avere la capacità di analizzare e comprendere il mercato, individuare i bisogni ancora insoddisfatti e rispondere con un’offerta costituita da valore aggiunto che contraddistingue la propria attività professionale o imprenditoriale. Negli anni l’innovazione ed il marketing sono cambiati, ma i concetti fondamentali sono sempre i gli stessi, ovvero la comprensione dei bisogni e delle forze che agiscono sui mercati e la progettazione di servizi in grado di rispondere all nuove opportunità individuate. E’ fondamentale ripensare al proprio business, il biologo Charles Darwin diceva “Non è la più forte delle specie che sopravvive, né la più intelligente, ma quella più reattiva ai cambiamenti”. Le imprese ed i professionisti devono creare un business plan capace di rispondere alle richieste attuali di mercato, il modello del passato non funziona più e va completamente riprogrammato. Nel settore edile il mercato e diviso in due macro area, coloro che lavorano nel pubblico e quelli che lavorano nel privato. Nel primo caso non sono più sufficienti l’impresa e l’istituzione pubblica, ma in un momento storico nel quale in pubblico non paga più o paga in tempi molto lunghi, è necessario coinvolgere una banca o qualche altro in grado di finanziare l’operazione. Nel secondo caso è fondamentale indirizzare la propria attività sulla riconversione e manutenzione del patrimonio edilizio ed urbano che è ampiamente invecchiato. In tutte e due le aree è fondamentale, per esempio, per essere affidabili e credibili rispettare le tempistiche e la puntualità, ciò che spesso nel pubblico non avviene per svariati motivi. Forse, pochi sanno che già dall’inizio del 2016 gran parte delle famiglie italiane (circa il 50%) voglio tornare ad investire nel mattone, comprando la casa per i figli o sfruttando le agevolazioni fiscali o il piano casa ristrutturare la propria abitazione. Credo che i professionisti e le imprese del settore, proprio per i motivi di cui sopra, devono far emergere il potenziale di innovazione tecnologica e finanziaria ancora inespresso per restare nel mercato. La sensibilità verso il cliente è tradizionalmente poco tenuta in considerazione, specie in edilizia. Chi si è mai chiesto che bisogni hanno i singles? Quanti anziani nei prossimi anni possono essere interessati a spostarsi dalla propria abitazione per averne una dimensionata alle proprie esigenze? La famiglia del futuro da quanti elementi sarà composta e quali saranno le esigenze? Ecco che è fondamentale interpretare i bisogni di tutti gli attori del mercato. Gli italiani hanno ancora nell’anima la casa di proprietà, quindi in questo settore ci sono enormi possibilità. Oggi, la filiera dei servizi relativi alla casa è disabilitata, con il facility management (in architettura rappresenta una disciplina fondamentale per una moderna gestione immobiliare e consiste nella gestione e organizzazione del complesso di attività e servizi finalizzati a garantire l’utilizzo di un bene immobiliare) si può entrare in edilizia e creare nuove opportunità. Bisogna aprire la mente, ascoltare e osservare le esigenze del mercato, avvalendosi anche dei nuovi strumenti digitali. Solo così le aziende ed i professionisti potranno posizionarsi nella parte medio-alta del sistema e continuare a fare business ed impresa.