Materiali da costruzione, tessuti, biciclette, spazzolini da denti e non solo. Pare che questo versatile materiale naturale possa essere usato anche per costruire dei guardrail più sicuri, oltre che più economici.

L’India ha brevettato una tecnologia che usa il bambù per sostituire le barriere protettive in acciaio sulle strade.

E pare regga il confronto con gli standard europei di sicurezza, riducendo allo stesso tempo i costi di costruzione delle autostrade fino al 20%.

Ma cosa può servire il bambù: noto anche come “il legname del povero”, viene ora chiamato, invece, “oro verde” a causa della crescente domanda globale.

Questo perché metodi innovativi per la lavorazione del bambù vengono utilizzati per creare materiali da costruzione simili al legno.

La costruzione edilizia, in ogni caso, non è l’unica area in cui questa nobile pianta può venire sfruttata al meglio. Il bambù può essere utilizzato come matariale in mobili, utensili da cucina, posate, piatti, scodelle, carbone attivo, vestiti e altri materiali in tessuto, filati e persino biocarburanti.

In più, i germogli di bambù sono un’aggiunta sana ed energetica per qualsiasi piatto.

Perché il bambù puè essere un ottimo investimento: oltre a essere un materiale resistente e versatile, è diventato sempre più utilizzato per l’impatto positivo che ha sull’ambiente oltre ad essere facile da coltivare e soprattutto poco costoso.

Poiché il bambù cresce facilmente in un’ampia varietà di ambienti, tende ad essere economico. Non richiede molte risorse, sostanze chimiche o fertilizzanti per crescere. È naturalmente resistente agli insetti e ai funghi, quindi non ha bisogno di essere trattato con nulla.

I coltivatori devono solo preparare vasti ettari di terra e lasciarlo crescere. Dopo i primi 3-4 anni, le radici del bambù attecchiscono e non ha nemmeno bisogno più di essere innaffiato come nella fase iniziale.