Oggi parliamo di un tema centrale per chi si occupa come noi di progettazione e riqualificazione: il Conto Termico 3.0. Con l’approvazione della bozza, questo strumento diventa uno dei principali motori per spingere l’efficienza energetica in Italia. Insieme vedremo le novità, chi potrà beneficiarne e in che modo cambierà il lavoro di noi tecnici. Nuovi incentivi, nuove procedure e nuove opportunità: il Conto Termico 3.0 non è solo un decreto, ma un tassello fondamentale per chi lavora ogni giorno su edifici e impianti.

L’obiettivo è rendere il meccanismo più semplice e accessibile, in sintesi:
Durata degli incentivi – i contributi vengono erogati in 2 o 5 anni, in base alla tipologia di intervento, alla potenza o alla superficie interessata;
Importi ridotti per i privati – se l’incentivo spettante non supera i 15.000 euro, è previsto un pagamento in un’unica rata; oltre questa soglia, l’erogazione avviene tramite rate annuali costanti.
Entrata in vigore – il decreto sarà operativo 90 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (entro 60 giorni dall’entrata in vigore, il portale GSE sarà aggiornato con le nuove procedure);

Le novità più rilevanti riguardano:
– Semplificazione delle procedure di accesso agli incentivi;
– Estensione degli interventi agli edifici non residenziali privati, prima esclusi;
– Nuove tipologie di intervento: fotovoltaico con sistemi di accumulo e colonnine di ricarica per veicoli elettrici, se abbinate alla sostituzione di impianti termici con pompe di calore elettriche;
– Eliminazione delle caldaie a condensazione alimentate a combustibili fossili, in coerenza con gli obiettivi di decarbonizzazione del PNIEC e delle direttive europee;
– Aggiornamento dei massimali di spesa, adeguati ai nuovi prezzi di mercato e all’evoluzione tecnologica.

Gli interventi che possono beneficiare degli incentivi si dividono in due grandi categorie: da un lato quelli legati alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili e dall’altro quelli legati all’efficienza energetica.

Produzione di energia termica da fonti rinnovabili
Questa seconda categoria comprende le tecnologie che producono calore sfruttando risorse rinnovabili, riducendo l’uso di combustibili fossili:
Pompe di calore aria-acqua e geotermiche.
Sistemi ibridi o bivalenti.
Solare termico e solar cooling.
Microcogenerazione da fonti rinnovabili.
Impianti a biomassa certificata.
Allaccio a reti di teleriscaldamento efficiente.

Efficienza energetica
Isolamento di superfici opache (pareti, coperture, pavimenti).
Sostituzione di infissi e installazione di schermature solari.
Sistemi di building automation, contabilizzazione e termoregolazione.
Sostituzione dell’illuminazione con soluzioni efficienti.
Allaccio a reti di teleriscaldamento.
Sostituzione impianti di climatizzazione con sistemi ibridi “factory made” o scaldacqua a pompa di calore.
Installazione di fotovoltaico con accumulo e colonnine di ricarica EV, se abbinate a pompe di calore elettriche.

La durata dei contributi varia a seconda della tipologia di intervento. In generale, gli interventi di efficienza energetica hanno un orizzonte temporale più lungo, mentre quelli sulle rinnovabili termiche sono più brevi, con differenze in base a potenza e dimensione degli impianti.

Isolamento termico dell’involucro opaco

5 anni

Sostituzione infissi

5 anni

Schermature solari (ombreggiamento)

5 anni

Sistemi di illuminazione efficienti

5 anni

Building automation / contabilizzazione / termoregolazione

5 anni

 

Pompe di calore (elettriche o a gas) 35 kW 2 anni
> 35 kW e ≤ 2.000 kW 5 anni
Sistemi ibridi o bivalenti a pompa di calore 35 kW 2 anni
> 35 kW e ≤ 2.000 kW 5 anni
Caldaie a biomassa 35 kW 2 anni
> 35 kW e ≤ 2.000 kW 5 anni
Solare termico / solar cooling 50 m² 2 anni
> 50 m² e ≤ 2.500 m² 5 anni
Scaldacqua a pompa di calore 2 anni
Allaccio a teleriscaldamento efficiente 5 anni
Microcogenerazione da fonti rinnovabili < 50 kWe 5 anni

Un aspetto da tenere ben presente è quello della cumulabilità con altri strumenti di agevolazione.

Le regole stabiliscono che il Conto Termico 3.0 non sia cumulabile con:

Superbonus 110%;
Ecobonus 50%-65%;
Bonus Casa o Bonus Ristrutturazioni;
Bandi regionali finanziati con fondi strutturali UE.
È invece ammessa la cumulabilità con contributi locali (comunali o regionali), purché riferiti a spese diverse e senza mai superare il 100% della spesa ammissibile.

Per ciascun intervento sono stati definiti dei tetti massimi sia in termini unitari che assoluti, che consentono di programmare correttamente gli investimenti. Tra i principali valori previsti troviamo:

Intervento Tetto massimo unitario Tetto massimo assoluto
Isolamento superfici opache 350 €/m² 100.000 €
Infissi 800 €/m² 500.000 €
Schermature solari 250 €/m² 90.000 €
Illuminazione efficiente 35 €/m² 140.000 €
Edifici nZEB 1.300 €/m² 3.000.000 €
Fotovoltaico 1.500 €/kW (≤ 20 kW)
1.050 €/kW (> 600 kW)
Accumulo: fino a 1.000 €/kWh

Download DM 04/05/2025 Conto termico 3.0