Il Decreto Casa 2014 ha soppresso definitivamente il limite previsto dalla Legge di Stabilità, secondo cui le spese agevolabili per l’acquisto dei mobili non potevano essere superiori alle spese sostenute per la ristrutturazione dell’immobile da arredare. Così anche nel 2014 si potranno acquistare mobili ed elettrodomestici fino a 10.000 Euro per ogni immobile, a prescindere dall’effettivo costo di ristrutturazione sostenuto.
Ecco tutto quello che c’è da sapere.
COS’È
Il Bonus Mobili consiste in una detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), con cui arredare un immobile su cui sono stati effettuati interventi edilizi. La detrazione va ripartita in 10 quote costanti annuali. Ad esempio, per l’acquisto di mobili per un importo pari a 10.000 Euro, il contribuente potrà detrarre una quota annuale (fino a concorrenza dell’imposta dovuta) pari a 500 Euro per 10 anni.
I LAVORI AMMESSI
Presupposto necessario per usufruire della detrazione Irpef è aver effettuato un intervento sulla propria casa.
Ecco gli interventi ammessi al beneficio:
Lavori di manutenzione straordinaria
– installazione di ascensori e scale di sicurezza
– realizzazione dei servizi igienici
– sostituzione di infissi esterni con modifica di materiale o tipologia di infisso
– rifacimento di scale e rampe
– realizzazione di recinzioni, muri di cinta e cancellate
– costruzione di scale interne
– sostituzione dei tramezzi interni senza alterazione della tipologia dell’unità immobiliare trasformazione della soffitta in mansarda o del balcone in veranda
– apertura di nuove porte e finestre
– costruzione dei servizi igienici in ampliamento delle superfici e dei volumi esistenti
– lavori di restauro e risanamento conservativo adeguamento delle altezze dei solai nel rispetto delle volumetrie esistenti
– ripristino dellaspetto storico-architettonico di un edificio Interventi per risparmio energetico
Gli interventi su singole unità immobiliari che riguardano la realizzazione di opere finalizzate al risparmio energetico (ad es. l’installazione di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica) consentono la fruizione del Bonus Mobili solo se rientrano nei lavori di manutenzione straordinaria. Sono generalmente inquadrabili come tali i lavori su impianti tecnologici diretti a sostituirne componenti essenziali con altri che consentono di ottenere risparmi energetici rispetto alla situazione preesistente.
TEMPI
Per ottenere il bonus è necessario che la data di inizio lavori di ristrutturazione sia antecedente a quella di acquisto dei beni. Non è fondamentale, invece, che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’immobile. La data di avvio dei lavori può essere dimostrata con i titoli abilitativi (SCIA, Permesso di Costruire, Comunicazione Inizio Lavori Asseverata) o con la notifica preliminare all’ASL (quando obbligatoria) ovvero si può redigere una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.
TIPOLOGIA DI MOBILI
Ecco che cosa si può acquistare usufruendo del Bonus Mobili. Una volta accertato che il lavoro di ristrutturazione rientra tra quelli ammessi a fruire del Bonus Mobili, si può procedere all’acquisto. Rientrano nel bonus: mobili nuovi (letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, nonché i materassi e gli apparecchi di illuminazione), grandi elettrodomestici nuovi di classe energetica non inferiore alla A+ (A per i forni), per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica, quali frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, forni a microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento.
Non possono essere acquistati con il bonus porte, parquet, tende
COME PAGARE
Non sono ammessi contanti e assegni, mentre è possibile pagare con bonifici e carte di credito e di debito. Nei bonifici occorre inserire i seguenti dati: causale del versamento, codice fiscale del beneficiario della detrazione, numero di partita Iva o il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato
ACQUISTI AL’ESTERO
I mobili possono essere anche acquistati all’estero. Se il venditore non è residente in Italia e non dispone di un conto corrente italiano, è necessario usare un bonifico internazionale, in cui al posto della partita Iva o del codice fiscale del venditore, si inserisce il codice identificativo attribuito dal Paese estero.
DOCUMENTI DA CONSERVARE
Ecco i documenti da esibire in caso di controlli da parte del fisco: ricevuta del bonifico, ricevuta avvenuta transazione per i pagamenti mediante carte di credito o di debito, fatture di acquisto dei beni, titoli abilitativi vari
QUOTE E RIPARTIZIONE
La detrazione dall’imposta sui redditi del 50% deve essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo. Deve essere calcolata sull’importo massimo di 10.000 Euro riferito alla singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze o la parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione. Le spese devono essere sostenute (a meno di eventuali proroghe) dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2014. Queste spese vanno indicate nel modello 730 o in altra dichiarazione dei redditi.
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