Mantova, 19-20 settembre 2025 – In un contesto che evolve fra sfide tecnologiche, normative e mercati sempre più complessi, l’VIII edizione dell’evento Valutazioni Immobiliari: Cultura & Mercato del Real Estate promosso da e-valuations a Mantova ha rimesso al centro del dibattito una domanda essenziale: che valore aggiunto porta avere un perito certificato e come riconoscere chi lo sia davvero?

Negli interventi e nei panel dei due giorni, relatori, professionisti, rappresentanti delle istituzioni e operatori di settore hanno affrontato i macrotrend che già modificano il profilo del valutatore immobiliare, le criticità normative, nonché le best practice per garantire stime affidabili, trasparenti e con solide basi metodologiche.

I temi principali emersi a Mantova

  1. Standard normativi e certificazione (UNI 11558, prassi di riferimento, standard internazionali)
    È emerso con forza che la norma UNI 11558:2014 è il perno attorno al quale ruotano le aspettative sulla qualità del valutatore immobiliare: conoscenze, abilità e competenze richieste devono rispondere a criteri chiari.
    La certificazione è proprio quella che attesta che il professionista possiede la competenza per utilizzare metodologie classiche quali il confronto di mercato, la capitalizzazione diretta o il criterio del costo.

  2. Mercato, AI, demografia, geopolitica: nuove forze del cambiamento
    Nel panel inaugurale “Le Forze del Cambiamento: Come AI, Demografia e Geopolitica riscrivono i servizi immobiliari” si è discusso di come i dati, le tecnologie intelligenti e i mutamenti demografici impongano al valutatore una prospettiva più ampia: non basta la tecnica, serve saper interpretare il mercato che cambia, prevedere rischi, identificare trend. 

  3. Equo compenso, responsabilità professionale e qualità del mandato
    Quality, trasparenza, responsabilità: sono state le parole ricorrenti quando si è parlato di CTU & Riforme, e del rapporto professionale con banche, istituzioni e clienti privati. Un perito certificato non è solo una garanzia tecnica ma anche un garanzia etica, che può offrire deleghe chiare, contenziosi ridotti, stime che si difendono. 

  4. Nuove asset class, sostenibilità, funzionalità degli immobili
    Con i Data Center, le “batterie per l’accumulo di energia”, immobili con standard di efficienza e impatto ambientale elevato o con destinazioni non tradizionali, si è compreso che il perito deve conoscere non solo la morfologia tradizionale del costruito ma anche gli aspetti energetici, tecnologici, urbanistici che condizionano valore e rischi. 

  5. Il ruolo della certificazione come leva di fiducia per clienti, istituzioni e mercato finanziario
    Molti interventi hanno ribadito che avere competenze certificate aiuta a superare la diffidenza, a rispondere alle richieste normative (banche, crediti ipotecari, procedure concorsuali), e a imprimere maggiore trasparenza nelle valutazioni immobiliari. Un perito non certificato rischia di essere meno competitivo, meno credibile in sede giudiziaria, meno affidabile per gli stakeholder. 

Il ruolo e i requisiti del perito certificato: cosa significa concretamente

Alla luce dei temi sviluppati a Mantova e del quadro normativo, ecco cosa significa essere perito certificato e perché, al momento di scegliere un professionista per redigere una perizia di stima, è importante verificare certi elementi.

Chi è il perito certificato?

Requisiti fondamentali per la certificazione B01

  • Esperienza professionale specifica: almeno 3 anni nel settore della valutazione immobiliare. 

  • Conoscenze tecniche: estimo, mercato immobiliare, diritto (urbanistico, pubblico e privato), elementi catastali, tecniche costruttive, fiscalità immobiliare, statistica e matematica finanziaria.

  • Diploma di istruzione di secondo grado (scuola superiore) come requisito minimo del titolo di studio.

  • Polizza assicurativa per i rischi professionali correlati all’attività valutativa. 

  • Iscrizione a un albo, ordine o collegio professionale che abiliti a svolgere attività estimative nel contesto legale italiano. 

Come scegliere un perito qualificato: checklist da Mantova e oltre

Dall’evento di Mantova emergono alcuni criteri pratici che chi richiede una perizia di stima dovrebbe sempre verificare:

Criterio

Domanda da porsi / cosa verificare

Certificazione

Il professionista possiede il certificato “Valutatore Immobiliare”? È rilasciato da organismo accreditato? È in corso di validità?

Riferimento normativo

Si attiene alla norma UNI 11558:2014, alla prassi PdR UNI 19/2016, agli Standard internazionali (IVS, EVS)?

Esperienza

Ha almeno 3 anni di esperienza specifica e documentabile nel campo delle stime immobiliari? In che tipologie?

Competenze tecniche

Conosce gli elementi di diritto urbanistico e catastale, le tecniche costruttive, la fiscalità, l’efficienza energetica, la variabilità dei mercati?

Trasparenza metodologica

La perizia indica chiaramente la metodologia usata, i parametri, le fonti dati? È difendibile e riproducibile?

Responsabilità e copertura assicurativa

Esiste assicurazione per danni, responsabilità professionale? In caso di contenzioso, il professionista è sufficientemente preparato anche dal punto di vista giuridico?

Aggiornamento professionale

Frequenta corsi, ottiene crediti formativi, tiene il passo con cambiamenti normativi, tecnologici e di mercato?

Conclusione: perché il B01 come scelta minima credibile

L’evento di Mantova ha confermato che nel contesto reale del Real Estate – dove istituti di credito, clienti privati, investitori e amministrazioni pubbliche richiedono stime sempre più robuste – il perito certificato non è più un extra, ma un requisito di base per garantire affidabilità, trasparenza e legittimità.

Chi commissiona una perizia – che sia in sede civile, giudiziaria, bancaria o per investimenti – deve chiedersi non solo chi la fa, ma se quella persona ha i requisiti normativi e la competenza certificata per svolgerla. Affidarsi ad un tecnico qualificato offre un solido punto di partenza per raggiungere correttamente gli obiettivi prefissati