L’obiettivo del provvedimento è “liberare” gli appartamenti ostaggio di una normativa rigida e frammentata che ne ostacola la commerciabilità e talora preclude l’accesso a mutui, sovvenzioni e contributi.

Si punta anche a decongestionare gli uffici tecnici comunali sepolti da migliaia di pratiche.

Interventi solo sulle difformità lievi e parziali
Si può interviene solo sulle “cosiddette” lievi difformità, in particolare su quelle formali (derivanti da incertezze interpretative della disciplina vigente rispetto alla dimostrazione dello stato legittimo dell’immobile) e sulle difformità edilizie delle unità immobiliari, risultanti da interventi spesso stratificati nel tempo, realizzati dai proprietari dell’epoca in assenza di formale autorizzazione.

Inoltre, si potrà sanare solo le parziali difformità che potevano essere approvate all’epoca di realizzazione dell’intervento, ma non sanabili oggi, a causa della disciplina della pratica di “doppia conformità”.

Regime di silenzio-assenso
E’ stato introdotto il regime di silenzio-assenso, principio particolarmente rilevante e che va nella direzione della massima semplificazione. Significa che se l’Amministrazione Comunale non risponde nei tempi previsti l’istanza del cittadino è accettata.

In edilizia libera opere di protezione dal sole e dagli agenti atmosferici
Si introduce la possibilità di installare tende e strutture di protezione dal sole e da eventi atmosferici, in regime di edilizia libera. Atrenzione i casi particolari in cui può far volume (non ammessi se non conformi)

Le sanzioni saranno proporzionali all’aumento di valore dell’immobile sanato
Sono previste sanzioni in maniera proporzionale all’aumento di valore dell’immobile e potranno essere utilizzate, tra l’altro, nella misura di 1/3, per progetti di recupero e rigenerazione urbana.

Il MIT al lavoro per modifiche in Parlamento
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sta già lavorando a possibili modifiche in Parlamento: dalla norma per i grattacieli a possibili modifiche sui requisiti di abitabilità, ovvero altezza dei soffitti e superficie minima, con la possibilità di rendere abitabili cantine, seminterrati o soffitte.